Wrestling è un termine inglese traducibile in lingua italiana con il termine lotta. In Italia viene utilizzato come riferimento esclusivo alla lotta di tipo spettacolare, chiamata negli Stati Uniti professional wrestling (o pro wrestling) per distinguerla dall'amateur wrestling, ovvero l'insieme di quelle discipline che si riferiscono alla lotta sportiva, come la lotta greco-romana o la lotta libera. Se nell'amateur wrestling i contendenti sono due sportivi non professionisti che si preoccupano solamente di prevalere l'uno sull'altro, nel pro wrestling i protagonisti sono due o più atleti che cercano di ampliare la sfera della pura competizione offrendo agli spettatori una vasta gamma di azioni spettacolari, spesso oltre il limite del lecito; inoltre il risultato di ogni match è predeterminato. In aggiunta quindi alle ovvie connotazioni sportivo-agonistiche, il pro wrestling ha dunque come obiettivo predominante quello di intrattenere il pubblico.
Questa disciplina, nota anche come Catch, si è sviluppata in Inghilterra ed oggi è popolare non solo negli Stati Uniti, ma anche in altri stati come Giappone (dove prende il nome di Puroresu), Messico (Lucha Libre) e Canada. Da qualche anno anche in Italia si è tornati a trasmettere wrestling con regolarità in televisione e la scena delle federazioni italiane è in continuo fermento.
Le origini del wrestling
Le origini del wrestling risalgono alle fiere itineranti, durante le quali spesso era presente un esibizione di wrestling. Tuttavia la disciplina all'epoca era molto diversa, il combattimento non era predeterminato e risultava quindi molto meno spettacolare. Gli atleti coinvolti utilizzavano tecniche provenienti da diversi stili di lotta e di arti marziali. Durante i primi anni del XX secolo, il wrestling ebbe la sua prima evoluzione, e nacquero le prime leghe con una struttura simile a quelle attualmente utilizzate nel pugilato. Tuttavia, questo tipo di competizione scomparve con l'avvento dellla televisione, a causa dell'eccessiva lunghezza e della mancanza di pathos. Ben presto si scoprì che organizzando match predeterminati, la competizione diveniva molto più entusiasmante ed economicamente remunerativa. Ben presto i match predeterminati sostituirono completamente quelli regolari, ma per oltre un secolo gli organizzatori degli spettacoli ed i wrestler mantennero la kayfabe, ovvero negarono di svolgere match già decisi "a tavolino".
Le prime crepe nella kayfabe iniziarono ad apparire quando, nella metà degli anni ottanta, Vince McMahon iniziò a riferirsi alla sua World Wrestling Federation come promotrice di "sports-entertainment" (sport-spettacolo). In questo modo riuscì ad evadere le giurisdizioni delle commisioni atletiche di molti stati e ad avere minori costi per assicurare i suoi eventi in pay-per-view. Con il passare del tempo la kayfabe si indebolì sempre di più nella WWF e, conseguentemente, nell'intero mondo del wrestling, fino al definitivo crollo nel 1997, quando in un discorso trasmesso durante Monday Night RAW McMahon promise di "smettere di insultare l'intelligenza dei fans" mantenendo la kayfabe. A testimonianza del percorso intrapreso dalla WWF, nel 2002, in seguito ad una causa intentata da parte del World Wildlife Fund, la WWF diventa WWE, ovvero World Wrestling Entertainment.
Realtà o finzione?
Al giorno d'oggi il wrestling è "simulato", nel senso che l'esito dei match è predeterminato e l'effetto delle mosse è volutamente esagerato da chi le subisce (si parla in questi casi di vendere una mossa). Tuttavia è necessario notare che benché i match di wrestling siano non competitivi, le proiezioni utilizzate sono molto dolorose e possono essere decisamente rischiose se non eseguite correttamente. I colpi inferti possono essere solamente simulati o molto più spesso sono dati in modo da procurare il minor danno reale possibile. Alcuni wrestler inoltre adottano una tecnica di lotta stiff, ovvero particolarmente aggressiva: i colpi vengono inferti in modo forte e violento, per meglio dare al pubblico una sensazione di realismo scenico; esempi classici di lottatori stiff sono Terry Funk, Dynamite Kid, New Jack ed Hardcore Holly, più diversi lottatori provenienti dal mondo dello shoot fighting e delle mixed martial arts.
Solitamente, all'interno di un match, solo l'esito finale e alcuni momenti particolarmente spettacolari detti spot vengono programmati dai wrestler durante gli allenamenti; le rimanenti parti del match vengono improvvisate e i wrestler coinvolti, tramite gesti o parole, informano l'avversario delle loro prossime mosse. Anche l'arbitro collabora nel segnalare il momento in cui eseguire gli spot o in situazioni inaspettate e/o di pericolo. In alcune occasioni, e in particolare nei pay-per-view, viene sfruttato l'effetto scenico e di pathos legato al sanguinamento, che è spesso reale e viene solitamente ottenuto tramite piccole ferite inferte sulla fronte: il viso è infatti molto irrorato da vasi sanguigni e tende a sanguinare copiosamente.
Il funzionamento del wrestling
Le federazioni
A differenza di molti altri sport, per il wrestling non esistono federazioni nazionali o internazionali che raccolgono al loro interno tutti i praticanti della disciplina, come ad esempio la FIGC o la FIFA per il calcio; gli atleti infatti lavorano per federazioni tra loro non collegate e spesso in competizione. Oltre alle grandi organizzazioni con budget milionari come la World Wrestling Entertainment o la Total Nonstop Action, esistono moltissime altre federazioni con budget molto ristretti che sopravvivono organizzando show di fronte a poche centinaia di spettatori; tali organizzazioni sono genericamente indicate con il termine federazioni indipendenti o indies.
Ognuna di queste federazioni può essere vista come una compagnia teatrale che utilizza gli attori a sua disposizione per metter su il miglior spettacolo possibile e, di conseguenza, di aver il miglior ritorno economico possibile.
Ogni organizzazione ha un proprio booking team formato dai booker, ovvero persone preposte a decidere quanti e quali match, interviste e segmenti saranno disputati o eseguiti durante un determinato show. I bookers lavorano a stretto contatto con i wrestler, decidendo le scalette dei futuri spettacoli e sviluppando in base agli esiti dei loro match altri aspetti importanti.
Le federazioni più grandi possono stringere accordi con le realtà più piccole (o addirittura acquistarle) per far sì che queste diventino le proprie federazioni satellite (developement territories); questo tipo di federazioni fungono da vivaio per i giovani più promettenti, da "palestra" per i wrestlers infortunati o da collocazione momentanea per i lottatori per i quali la federazione non ha piani nel breve o medio termine.
L'uso del termine federazione per indicare una struttura che organizza spettacoli di wrestling non sarebbe di per sé corretto. In Italia tuttavia tale vocabolo è diventato di uso comune, principalmente per una mancanza di conoscenza delle dinamiche legate al mondo del wrestling. In particolare, la causa principale che sottende alla difussione di tale termine è di carattere squisitamente pratico: per anni in Italia gli unici show di wrestling noti al grande pubblico sono stati quelli della World Wrestling Federation; ciò ha de facto spinto il fan italiano ad indicare con il termine federazione ogni società che proprone incontri di wrestling. Se si volesse utilizzare una terminologia più consona, si potrebbe fare ricorso ad organizzazione, lega o, meglio ancora, all'inglese promotion.
Categorie di wrestler
I wrestler possono essere indifferentemente di sesso maschile o femminile e possono formare dei tag team, squadre formate da due wrestler, o delle stable, squadre formate da tre o più wrestler. È possibile fornire differenti categorizzazione dei wrestler tenendo conto di diversi aspetti.
Una prima classificazione è data dalle categorie di peso; si hanno due tipologie fondamentali di wrestler:
* I Cruiser (abbreviazione di Cruiserweight), detti anche Junior-Heavyweight, Light-Heavyweight o Lightweight: hanno un peso
inferiore alle 220 libbre, e generalmente utilizzano manovre che richiedono molta agilità. * Gli Heavyweight: hanno un peso generalmente superiore alle 220 libbre e solitamente utilizzano colpi che si basano sulla forza fisica.
Solitamente un cruiser ed un heavyweight non si sfidano in un match. Tale classificazione varia tuttavia di federazione in federazione, giacchè ogni realtà decide le proprie classi di peso ed eventualmente ne crea altre.
Un secondo metodo di classificazione dei wrestler è quello che segue il loro allineamento; generalmente, a seconda della gimmick che interpreta, un wrestler può essere:
* face (abbreviazione di babyface), personaggio amato dal pubblico * heel, personaggio odiato dal pubblico * tweener o cool heel, un personaggio con un'identità non ben definita, che non prende posizione, trovandosi quindi a metà strada tra l'heel ed il face.
Una terza classificazione guarda al livello di importanza che i wrestler raggiungono nel corso della loro permanenza in una federazione; in questi casi sono i booker a decidere tale livello, decretando per i wrestler eventuali push. In ordine crescente di importanza, si parla di:
* Jobber o "sparring-partner": un wrestler che combatte con wrestler giovani che hanno bisogno di fare esperienza, oppure contro wrestler che hanno bisogno di avere credibilità di fronte al pubblico; difficilmente un jobber porta a casa la vittoria * Low carder: è considerato alla stregua di un jobber, ma non lavora con chi deve fare esperienza * Mid carder: ha come compito principale quello di intrattenere il pubblico in attesa di incontri più importanti * Upper carder: solitamente combatte nell'incontro che precede il main event; raramente un upper carder combatte come jobber ed a volte riceve una title shot, cioè la possibilità di concorrere per una Cintura da campione. Solitamente, i detentori di "titoli secondari" (come ad esempio il WWE Intercontinental Championship) vengono considerati degli upper carder. * Main eventer: combatte nel main event dello show ed ha spesso delle title shot; tutti i detentori dei "titoli principali" (es: WWE Championship o NWA World Heavyweight Championship) sono considerati main eventer.
Generalmente una classificazione simile non può essere utilizzata per fare confronti tra wrestler di organizzazioni differenti: se è vero che un main eventer della WWE può essere considerato alla stregua di uno della TNA, è altrettanto vero che un main eventer di una federazione del circuito indipendente non avrà mai la stessa importanza di uno delle major. Inoltre, tale tipologia di classificazione è dinamica, poichè nel corso della propria carriera un lottatore può trovarsi ad occupare posizioni diverse. Vi sono inoltre altre tipologie di personalità che intervengono nel corso degli show:
* Il Manager: associato ad uno o più wrestler, aiuta i suoi assistiti nelle interviste e, nel caso di wrestler heel, nel vincere i match commettendo scorrettezze. Esempi di manager sono Jimmy Hart, Bobby "The Brain" Heenan, Armando Alejandro Estrada e James Mitchell * LA Valletta (Valet in inglese): accompagna un wrestler durante i match o nel corso delle interviste * Il General Manager (o GM): una personalità che, secondo la kayfabe, assume il controllo di un roster o di una federazione e prende le decisioni più importanti per il suo regolare funzionamento. Esempi di tale tipologia di figura sono l'attuale GM di SmackDown! Theodore Long e l'ex GM storico di RAW Eric Bischoff Un wrestler affermato guadagna in media 200/250.000 dollari l'anno, ma deve provvedere da sé alle spese mediche e quelle di viaggio. Wrestler molto famosi possono guadagnare anche diversi milioni di dollari all'anno, con spese mediche e di viaggio pagate dalla federazione. Contrariamente, wrestler che lavorano per piccole federazioni sono spesso costretti ad avere un secondo lavoro per mantenersi.
I roster
Ogni federazione ha a sua disposizione un roster, cioè l'insieme di tutti i wrestler sotto contratto con essa.
La World Wrestling Entertainment ha tuttavia deciso di creare tre differenti roster: all'interno della WWE si avranno quindi il il roster di SmackDown!, il roster di RAW ed il roster della Extreme Championship Wrestling.
Nel circuito delle federazioni indipendenti non è raro imbattersi in un wrestler che fa parte del roster di più federazioni diverse; ciò accade perché spesso queste federazioni pagano i loro wrestler "a gettone", rinunciando a stipulare contratti in esclusiva che possono risultare molto onerosi.
Spettacoli Per approfondire, vedi la voce dark match.
Gli spettacoli si suddividono in: House Show, Tv Show, Pay-per-view (spesso indicati con l'acronimo PPV).
House Show
L'House Show è uno spettacolo che non viene trasmesso in televisione. Molte delle federazioni più piccole si esibiscono unicamente con gli House Show.Nelle federazioni più grandi durante gli house show sono rarissimi i cambi di titolo, dettati nella maggior parte dei casi da situazioni contingenti come infortunio al campione in carica o per dare al pubblico qualcosa di particolare. Un esempio per questi due casi: nella prima categoria rientra la vittoria di Christian su Booker T per il WWF (ora WWE) Intercontinental Title, nel secondo la vittoria del WWF Heavyweight Title da parte di Diesel (Kevin Nash) su Bob Backlund, avvenuta al Madison Square Garden di New York in soli 8 secondi oppure la vittoria in Italia a Roma, il 15 novembre 2005, di Nunzio su Juventud Guerrera per il WWE Cruiserweight Championship, perso dopo una settimana. C'è da ricordare la vittoria di Jeff Jarrett ai danni di Raven per l'NWA World Heavyweight Championship in un house show della Border City Wrestling (BCW).
TV Show
Il TV Show è lo show trasmesso in televisione, dove di solito lavorano mid carder, upper carder e main eventer. Lo scopo principale dei tv show, nelle federazioni che tengono eventi in pay-per-view, è creare i vari feud e storyline che culmineranno poi ai pay-per-view, con il fine ultimo di spingere gli spettatori ad acquistare quegli eventi. La trasmissione degli show può avvenire in diretta, come ad esempio nel caso di WWE RAW, o in differita, vedi TNA iMPACT! o WWE Friday Night SmackDown!. Nel corso di ogni TV show è possibile che alcuni dei match in programma non vengano in seguito trasmessi in televisione, limitando quindi la visione degli stessi ai soli spettatori presenti nell'arena; tale tipologia di match viene chiamata in gergo dark match.
Pay-per-view
I Pay-per-view sono gli spettacoli più importanti dell'anno. Vengono trasmessi sulle Tv via satellite o via cavo a pagamento. La World Wrestling Entertainment è diventata anche specializzata nella trasmissione dei suoi pay-per-view in diretta via Internet, riscuotendo un discreto successo. Tornando alla definizione di pay-per-view in questi spettacoli di solito si ha l'epilogo dei feud e delle storyline, e ci sono gli incontri valevoli per i vari titoli. I pay-per-view più importanti sono WWE Royal Rumble, WWE WrestleMania, WWE SummerSlam, WWE Survivor Series e TNA Bound For Glory.
I match Per approfondire, vedi la voce Stipulazioni di match di wrestling.
Alla base del wrestling vi sono decine di tipologie differenti di match (dette stipulazioni), che spesso hanno in comune i soli "fondamentali", ovvero:
* I match classici detti Single Match; la sfida è uno contro uno e l'incontro può terminare in modi differenti: o pinfall (schienamento) o submission (sottomissione) o count-out (conteggio fuori dal ring) o disqualification (o DQ squalifica per interferenza o per uso di oggetti contundenti) o no contest (doppia squalifica, doppio conteggio fuori dal ring o altro) o technical knock out (k.o.tecnico: quando a causa dell'impossibilità fisica di proseguire, ad esempio un infortunio o una pericolosa perdita di sangue, l'arbitro decreta la vittoria all'avversario) * I Tag Team Match dove gruppi di due o più wrestler si affrontano a squadre con le stesse regole dei single match * Gli Handicap Match, nei quali uno o più wrestler sono in inferiorità numerica, dovendo affrontare due o più wrestler invece che uno solo.
Tipi di tifosi
Nel mondo del wrestling esiste una chiara e netta categorizzazione anche per i fans; i tifosi possono essere infatti di due tipi: i Mark e gli Smart:
* Un tifoso Mark segue il wrestling in tutto e per tutto come uno sport, accettando qualsiasi cosa che vede accadere sul ring e fuori come reale: dalle storyline agli incontri, alle rivalità fra i wrestler e ai vari siparietti "dietro le quinte". I "mark" parteggiano quasi sempre per il "face" della situazione, che spesso con il loro caloroso sostegno riescono a portare al successo; anche la levatura di un buon "heel" si valuta in base alla sua capacità di essere fischiato o detestato da questa vasta base di appassionati. * Uno spettatore Smart è assolutamente cosciente delle basi sulle quali poggia un incontro di wrestling, che vede come un semplice spettacolo deciso a tavolino dai booker e ritiene i wrestler una sorta di attori-stuntmen che hanno come unico fine quello di divertire il pubblico. Più che sostenere determinati wrestler, questa categoria di fan valuta i lottatori unicamente in base alla loro bravura nell'eseguire le manovre o nel portare avanti un feud. Si può definire "smart" qualunque persona, anche non appassionata, che dichiari di non credere alla veridicità di questa disciplina.
Esistono poi gruppi di tifosi definiti Smark che sono un ambigua fusione fra le due categorie precedenti: spesso sono dei mark che sono venuti a sapere della finzione del wrestling e che stanno lentamente perdendo le loro convinzioni, come ad esempio quella che i wrestler siano realmente buoni o cattivi, o che i match siano "reali".
Il wrestling in Italia
In Italia la lotta professionistica si praticava già nella seconda metà dell'Ottocento. I combattimenti, allora prestabiliti e in Francia definiti combinè, erano farciti di tecniche spettacolari e acrobatiche, prese proibite che spesso servivano a rendere più emozionante il gioco. Gli spettatori riversandosi sulle piazze e nei teatri, rapiti dai soprannomi dei combattenti e soprattutto dalle loro specialità, si emozionavano nel guardare i propri beniamini all'opera: lo strangolatore russo (che probabilmente di russo aveva ben poco) afferrava e torceva, per finta ovviamente, il collo del Leone d'Egitto. La paura dell'incidente era il sale della lotta. I nomi esotici servivano ad esaltare le potenzialità di comuni fabbri, scaricatori, macellai... forzuti che spesso e volentieri cercavano nelle fiere quel poco di gloria che l'umile lavoro o la condizione sociale gli negava. Tra il '900 e il secondo dopoguerra sono diverse le compagnie italiane che ricalcando le scene dei teatri nostrani presentano un tipo di lotta che qualitativamente non è così diversa da quella che si pratica in tale periodo al Madison Square Garden. Negli anni 60-70 si sente poco parlare di wrestling, l'attenzione è rivolta maggiormente al Jujitsu, al Judo e al Karate nipponico, arti marziali esaltate poi sul grande schermo soprattutto da un grande studioso di combattimento libero (wrestling incluso): l'attore sino-americano Bruce Lee. Intorno agli anni Ottanta vediamo in Italia le prime federazioni di wrestling: Cagliari, Milano, Napoli e Roma sono alcune delle prime città che pubblicizzano corsi di wrestling, con maestri provenienti soprattutto dalla lotta stile libero e dal Jujitsu. Con Dan Peterson e il wrestling di Italia 1 e Tele+2 le associazioni sportive si moltiplicano. Di seguito, sulla scia di tale successo, altre emittenti private inizieranno a trasmettere incontri di lotta americana creando un vero e proprio boom del wrestling. Questo permetterà di invitare in Italia e far accedere sui nostri quadrati veri atleti di pro-wrestling, campioni del calibro di André the Giant, ormai sulla via del tramonto, spentosi purtroppo pochi anni dopo la sua esibizione. Tra le associazioni italiane di wrestling ultime nate si citano la Italian Championship Wrestling (ICW), la Nu-Wrestling Evolution (NWE), la Frontier Championship Wrestling (FCW) Italian Superstar Wrestling (IWS) e la United Italian Wrestlers (UIW). Questo articolo è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto dalla voce di Wikipedia: "Wrestling"
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