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Breve intervista a Ilario Caponi della palestra La Tana del Drago Rosso | |
Buon giorno M° Ilario Caponi, grazie per averci concesso una breve intervista.
100ma.it: - Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa ha spinto a dedicarsi al "Kung Fu"? Ilario Caponi: La mia passione per le arti marziali nasce da ragazzo quando mi capitava di “spiare” gli allenamenti di judo che si tenevano in una palestra, si chiamava “I Sette Samurai”, vicino a casa dove abitavo. Poi nel corso degli anni ho fatto altri sports (calcio, pallavolo, nuoto, tiro con l’arco, atletica – 100 e 200 mt -, ping pong e qualche altra cosa) ma la mia idea fissa è stata sempre quella delle arti marziali. Quando sono tornato a Roma, dopo il mio corso svolto presso la Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo, ho cercato una scuola di arti marziali e mi sono imbattuto nel kung fu wushu. Inizialmente il mio approccio con questa disciplina è stato soltanto fisico e quindi studiavo solo l’aspetto del movimento “nudo e crudo” al fine di ottenere un beneficio esterno. In seguito, ho capito che questa arte marziale non dava soltanto un benessere materiale ma che per sfruttare a pieno tutto il suo potenziale doveva essere studiata in modo differente e quindi ho cambiato la mia metodologia di studio dando maggiore spazio all’aspetto mentale; ed è questo, dal mio punto di vista, il modo giusto per avvicinarsi con l’intento di studiare il kung fu wushu, e non solo esso ma tutte le arti marziali, ossia quello di allenare prima la mente per poi allenare il fisico. Dico sempre ai miei ragazzi che se non si ha una buona capacità fisica la si può ottenere con il tempo ma se non si ha una predisposizione mentale e quindi non si capisce che tutto parte da essa, questa prerogativa difficilmente si può acquisire. 100ma.it: - La sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali? Ilario Caponi: La mia più grande soddisfazione è quella che provo ogni giorno entrando nella mia Scuola per insegnare ai ragazzi ma soprattutto il compiacimento più grande lo provo per quello che mi danno i miei ragazzi vedendoli giorno dopo giorno crescere mentalmente ma anche fisicamente nel modo più giusto che ritengo e che questa cultura mi ha insegnato. Io, insegnando, ricevo moltissimo dai miei ragazzi soprattutto dal punto di vista mentale e questo mi serve per superare le mille difficoltà che esistono ai nostri giorni. 100ma.it: - Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo? Ilario Caponi: Bah penso di aver risposto prima a questa domanda dicendo che mentre in un primo tempo il mio approccio era essenzialmente, non dico esclusivamente, fisico ora (da molti anni a questa parte oserei dire da più di venti anni) il mio modo di studiare, questa branca della cultura cinese, si è completamente ribaltato; ora c’è quasi un’esclusiva cura dell’aspetto mentale ed una buona cura dell’aspetto fisico questo perché sono fortemente convinto che quando si ha la certezza nelle proprie idee si può arrivare ovunque ed ottenere pressocchè tutto. 100ma.it: - A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali? Ilario Caponi: Le arti marziali in genere le consiglierei a tutti in quanto sono un ottimo banco di prova per noi stessi, ci permettono di capire fino a che punto siamo capaci di fare dei sacrifici per ottenere qualcosa e quindi comprendere anche di che “pasta siamo fatti” ossia quale carattere abbiamo. 100ma.it: - Chi è il suo punto di riferimento? Ilario Caponi: Il mio punto di riferimento sono quei professionisti con cui studio ossia per la Qi Xing Tang Lang quan (boxe della mantide religiosa sette stelle) il Maestro D’Aria Angelo (per il quale sono uno degli istruttori qui a Roma) e per lo Shaolin Shi Bo Shi Xing Hong (Monaco Shaolin della 32^ generazione) Presidente della Federazione Italiana Chan Wu (nella quale rivesto la carica di Istruttore, Consigliere federale e Responsabile coordinatore del Centro e Sud Italia e per la quale la mia Scuola è unica referente a Roma). 100ma.it: - In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché? Ilario Caponi: Beh direi che il kung fu wushu, essendo l’arte marziale che ha dato origine alla stragrande maggioranza delle arti marziali, racchiude in se ogni tipo di tecnica di difesa ed offesa che può servire in particolari momenti critici. La capacità poi di sviluppare o meno una difesa/offesa sta tutta nell’abilità del praticante che nel corso dei suoi anni di studio ha appreso ed allenato in modo corretto tali movimenti. Anche in questo caso il praticante può capire se quello che gli hanno insegnato è valido e fino a che punto ha studiato con coscienza quello che sta tentando di mettere in atto. 100ma.it: - Ha un consiglio da dare a chi pratica Kung Fu o in generale arti marziali? Ilario Caponi: E’ sempre difficile dare consigli perché se non si fa esperienza sulla propria pelle non si capisce mai il reale peso di quello che io ti sto consigliando. Comunque direi che, come ho più volte ribadito, l’aspetto mentale nel kung fu wushu, come in tutte le arti marziali, deve essere curato in modo particolare per poter, dopo molto tempo, capire quello che si sta facendo, a cosa serve e quale beneficio possa dare, alla lunga, senza ovviamente tralasciare la capacità fisica, anche perché non si può mettere in atto quello che si è studiato e si sa di poter fare senza che ci sia una adeguata reattività. | |
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