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Breve intervista a Antonio Emmanouilidis della palestra Club Atletico Lotta Giapponese Ju Jitsu
100ma.it: - Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa ha spinto a dedicarsi al "Jiu Jitsu"? Antonio Emmanouilidis: In genere la mia passione nasce da un interesse per la varieta di tecniche e di stili a cui ci porta lo studio del Ju Jitsu. E' inoltre molto utile la preparazione fisica che si consegue. 100ma.it: - La sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali? Antonio Emmanouilidis: la prima vittoria del campionato italiano, quando ho ottento la cintura nera agonista. Comunque resta sempre molta soddisfazione ogni volta che si passa un esame di cintura alla federazione FIJLKAM, dove si e’ valutati da un gruppo di maestri di livello internazionale. Molte sono infine anche le soddisfazioni avute in quanto leader della palestra, per esempio quando un allievo, dopo anni di sacrifici, viene graduato cintura nera o vince una gara. 100ma.it: - Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo? Antonio Emmanouilidis: L'allenamento nella nostra scuola e' sempre stato incentrato sulla pratica agonistica e sulle competizioni. Questo definisce un po lo stile, nel senso che durante gli allenamenti bisogna dare molto rilievo alla forma fisica e si prediligono tecniche semplici e con le quali si rischia il meno possibile. Una volta passati dalle gare all'insegnamento, si inizia a dare attenzione anche a tecniche che non sono usualmente usate in competizione, scoprendo aspetti nuovi della disciplina. Durante i 25 anni in cui sono stato legato al Ju Jitsu, mi sono avvicinato a tante altre arti: judo, pugilato, tae kwon do e tutto questo ha avuto un grande effetto sul mio stile, specialmente la pratica del judo agonistico. Infine da un po di anni la FIJLKAM ha introdotto la pratica di uno stile tradizionale di Ju Jitsu, l'Hontai Yoshin Ryu. Questo stile e' fondamentalmente differente dal Metodo Bianchi che noi abbiamo sempre praticato. Questo ha dato la possibilita' a me a tutto il resto della nostra scuola, di avvicinarci e approfondire uno stile differente, espandendo la nostra conoscenza. 100ma.it: - A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali? Antonio Emmanouilidis: Un po a tutti per l'ottimo allenamento fisico. Le arti marziali permettono di sviluppare la forza muscolare, mantenedo una buona flessibilita'. Pochi altri sport permettono lo sviluppo di una cosi grande numero di gruppi muscolari. E' fondamentale, nelle arti marziali, lo sviluppo psicologico del lottatore/atleta, per quanto riguarda l'autocontrollo e la conoscenza di se stessi: questa e' una altro elemento positivo della pratica delle arti marziali. Per questo la pratica delle arti marziali puo’ essere indicate a partire da una giovane eta’, per garantire un buon sviluppo atletico. 100ma.it: - Chi è il suo punto di riferimento? Antonio Emmanouilidis: Il mio maestro, Tito Devoto, uno degli alievi inizali del Maestro Gino Bianchi, capostipite della scuola italiana di Ju Jitsu. Il suo stile, la sua interpretazione delle tecniche di base, la sua attenzione alla preparazione fisica e psicologica dell'atleta sono sicuramente presenti nel mio stile e in quello dei praticanti della nostra scuola. 100ma.it: - In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché? Antonio Emmanouilidis: E' sempre molto diffcile essere obiettivi sulla efficacia di una arte marziale. Il mio maestro diceva sempre che la differenza non la fa l'arte, ma l'uomo dentro al kimono. Questo significa che la forma fisica, la preparazione, l'allenamento sono una cosa molto importante, talvolta piu della specifica arte che si pratica. 100ma.it: - Ha un consiglio da dare a chi pratica Jiu Jitsu o in generale arti marziali? Antonio Emmanouilidis: La perseveranza fa la differenza. Le arti marziali richiedono anni di duro lavoro. Chi si arrende alle prime difficolta’ di sicuro non imparera mai. Chi insiste e ha pazienza migliorera’ di sicuro e, forse, diventera' un esperto.
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